La via d'accesso all'inconscio

Freud
Sigmund Freud (1856-1939) è stato un neurologo austriaco e il fondatore della psicoanalisi. Nato a Freiberg, in Moravia (oggi Repubblica Ceca), studiò medicina all’Università di Vienna. Inizialmente si dedicò alla ricerca in neuroscienze, ma poi si interessò allo studio dell’inconscio.
Freud sviluppò concetti fondamentali come l’Es, l’Io e il Super-Io, oltre alla teoria della sessualità infantile e al complesso di Edipo. Tra le sue opere più influenti ci sono L’interpretazione dei sogni (1900) e Il disagio della civiltà (1930).
Perseguitato dal regime nazista, si rifugiò a Londra, dove morì nel 1939. Il suo lascito ha trasformato la psicologia e influenzato numerosi campi del sapere.
In “Studi sull’isteria” → spiega il meccanismo alla base delle patologie isteriche e nevrotiche
Secondo cui:
1. Il soggetto patologico vive un evento traumatico
2. In lui si determina una reazione di difesa, che consiste nell’oblio del fatto stesso
3. A causa di particolari circostanze, è impedito il deflusso della carica emotiva legata al fatto originario
4. L’energia rimasta inespresso determina la formazione dei sintomi
Tale meccanismo rivela la presenza di funzioni e contenuti psichici inconsapevoli
In “L’interpretazione dei sogni”→ individua la via privilegiata d’accesso all’inconscio: il sogno
Esso:
• Consente
di risalire a ricordi, desideri, conflitti e tendenze che la rimozione,
una reazione di difesa inconsapevole, rende inaccettabili
• È l’espressione camuffata di un desiderio, infatti il sogno presenta due livelli:
1. Il contenuto manifesto → La scena onirica come viene ricordata al risveglio
2. Il contenuto latente → L’insieme delle tendenze inconsce che si esprimono in forma “travestita” nella scena onirica
In “Psicopatologia della vita quotidiana” → chiarisce il meccanismo di lapsus e atti mancati.
I quali → sono determinati dall’alterazione di un’intenzione consapevole a opera di un impulso inconscio
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