Weber: la fondazione della sociologia scientifica

 Max Weber: vita, opere e pensiero sociologico | Studenti.it

Max Weber (1864–1920)

Vita e formazione

Max Weber nacque il 21 aprile 1864 a Erfurt, in Germania, in una famiglia borghese colta e politicamente attiva. Suo padre era un funzionario e politico liberale, mentre la madre era di profonda fede protestante. Questo contrasto tra razionalità politica e valori religiosi influenzò profondamente il pensiero di Weber.

Studiò giurisprudenza, economia, storia e filosofia nelle università di Heidelberg, Berlino e Göttingen. Dopo la laurea, iniziò una brillante carriera accademica come docente e ricercatore.

Tuttavia, nel 1897 fu colpito da una grave crisi nervosa, che lo allontanò per anni dalla vita universitaria. Tornò attivamente a scrivere e insegnare solo nei primi anni del Novecento.

 

Opere principali

Weber scrisse opere fondamentali per comprendere la modernità, lo sviluppo del capitalismo, la burocrazia, la religione e il potere.

L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1905)

  • Analizza il legame tra l’etica del protestantesimo (calvinismo in particolare) e lo sviluppo del capitalismo moderno.

  • Sostiene che l’idea di “vocazione” e la disciplina morale favorirono l'accumulazione capitalistica.

  • Introduce il concetto di razionalizzazione: il moderno capitalismo nasce da una mentalità ordinata, metodica, razionale.

Economia e società (pubblicato postumo, 1922)

  • Opera monumentale, considerata una delle più importanti della sociologia.

  • Elabora i suoi concetti chiave: azione sociale, legittimità del potere, tipi ideali, burocrazia, dominio carismatico.

Politica come professione (1919)

  • Celebre conferenza in cui distingue tra:

    • Etica della convinzione (seguire principi assoluti)

    • Etica della responsabilità (valutare le conseguenze reali delle azioni)

  • Definisce lo Stato come “il monopolio legittimo della forza”.

 

Temi centrali del pensiero di Weber

1. Azione sociale

  • La sociologia deve studiare il significato che gli individui attribuiscono alle loro azioni.

  • L’agire umano è intenzionale e motivato.

2. Razionalizzazione

  • Processo storico per cui la società diventa sempre più organizzata, calcolabile, burocratizzata.

  • Weber teme che la razionalizzazione crei una “gabbia d’acciaio”: un mondo efficiente ma spersonalizzante.

3. Tipi di potere legittimo

  • Tradizionale: fondato sulla consuetudine (es. monarchie).

  • Carismatico: fondato sul carisma personale (es. leader rivoluzionari).

  • Legale-razionale: fondato su norme e istituzioni (es. democrazie moderne, burocrazia).

4. Etica protestante e capitalismo

  • Il capitalismo moderno non è solo un sistema economico, ma anche un fenomeno culturale nato da una certa visione del mondo.

 

Morte ed eredità

Weber morì il 14 giugno 1920 a Monaco di Baviera, a 56 anni, a causa di una polmonite (probabilmente legata all’epidemia di influenza spagnola). Le sue opere furono pubblicate in gran parte postume, ma la sua influenza è enorme.

 

 

Weber afferma che le scienze storico-sociali:

1. sono definite dall'atteggiamento del ricercatore, il quale deve essere avalutativo o neutrale, pertanto occore distinguere tra:

  • giudizio di valore = la presa di posizione valutativa del ricercatore nei confronti della realtà
  • relazione ai valori = il criterio con cui lo scienziato opera la sezione degli oggetti dotati di interesse scientifico

2. ricorrono a una particolare spiegazione causale, la quale mira a individuare una serie limitata di elementi rilevanti per la determinazione degli eventi

 

Inoltre dice che lo sviluppo del capitalismo è connesso alla religione protestante, secondo cui l'uomo può dimostrare con le opere e le azioni di godere della grazia divina → pertanto l'impegno individuale risulta incentivato anche quando viene meno il suo significato religioso

 

 

Infine afferma che l'Occidente assiste a un processo di "disincantamento del mondo". 

                                                        

Esso comporta la fine del politeismo e la progressiva razionalizzazione e intellettualizzazione delle attività umane; 

                                                        

L'uomo è sottomesso alla logica del profitto e del guadagno fine a se stesso;

                                                        

Prevale l'etica della responsabilità e una logica calcolante e strumentale.


Commenti

Post popolari in questo blog

Bergson e l’essenza del tempo

L'avvento del nichilismo: il leone

Il materialismo naturalistico di Feuerbach